Advanced Packaging Tool
![]() L'Advanced Packaging Tool (conosciuto con l'acronimo APT), in informatica, è il gestore standard di pacchetti software della distribuzione GNU/Linux Debian. StoriaLa prima versione venne pubblicata il 16 agosto 1998 e introdotta per la prima volta in Debian 2.1, pubblicato il 9 marzo 1999, mentre il 1º aprile 2014 è giunto alla versione 1.0.[1] Il 18 marzo 2020 è stata pubblicata la versione 2.0 che introduce il comando satisfy per la gestione e risoluzione di eventuali conflitti di dipendenze relative a pacchetti già installati e una modalità della selezione dei pacchetti simili ad aptitude.[2] CaratteristicheContrariamente a dpkg, apt è in grado di gestire le dipendenze in fase di installazione e rimozione di software; è concepito per l'installazione di software da repository connettendosi a internet e inoltre ha la particolarità di sfruttare contemporaneamente diverse sorgenti di pacchetti (sorgenti remote FTP e HTTP, CD-ROM, DVD e disco rigido), di gestire autonomamente diverse distribuzioni di pacchetti e di permettere velocemente l'aggiornamento del sistema operativo a una particolare distribuzione. Può anche gestire pacchetti scaricati su una macchina senza connessione utilizzando apt-offline. La lista delle sorgenti software da cui attingere i pacchetti è contenuta nei file Nelle distribuzioni GNU/Linux che usano tale gestore di pacchetti (come Debian e Ubuntu) è disponibile come interfaccia grafica Synaptic e aptitude, quest'ultimo può anche essere utilizzato in modalità testuale. Esempi di utilizzoPer utilizzarlo basta digitare in un emulatore di terminale il comando
Seguito da opzioni e parametri. Installazione pacchettiL'installazione di nuovi pacchetti, una volta impostate le sorgenti, è effettuabile attraverso l'esecuzione del comando: apt-get install nomepacchetto dove nomepacchetto sarà ovviamente il nome del pacchetto che si vuole installare Rimozione dei pacchettiLa rimozione è effettuabile attraverso l'utilizzo del parametro apt-get remove nomepacchetto Per rimuovere, oltre i pacchetti, anche i file di configurazione utilizzati dagli stessi, digitare: apt-get remove—purge nomepacchetto Per rimuovere i pacchetti e le dipendenze non più utilizzate invece: apt-get autoremove nomepacchetto Aggiornamento dei pacchettiPer aggiornare un singolo pacchetto: apt-get upgrade nomepacchetto Per aggiornare tutti i pacchetti installati: apt-get upgrade Per aggiornare tutti i pacchetti e rimuovere gli obsoleti nonché le relative dipendenze: apt-get dist-upgrade Per aggiornare tutti i pacchetti e rimuovere gli obsoleti: apt-get full-upgrade Esegue un avanzamento di versione della distribuzione (solo per Ubuntu e basate): apt-get do-release-upgrade Simulazione di operazioniL'opzione apt-get—simulate azione Ad esempio, prima di compiere un upgrade importante, si può provare il seguente comando e controllare che non vengano installati pacchetti che non ci interessano e che non vengano disinstallati pacchetti importanti: apt-get—simulate upgrade Gestione elenco sorgentiPer modificare l'elenco delle sorgenti da cui APT andrà ad attingere è possibile modificare il files deb http://host/debian distribuzione sezione1 sezione2 sezione3 deb-src http://host/debian distribuzione sezione1 sezione2 sezione3 La prima parola di ogni riga, Al posto di distribuzione deve essere indicata la distribuzione che si vuole gestire (di solito uno dei tre rami di sviluppo stable, testing o unstable, oppure esplicitamente la versione, per esempio woody, sarge o etch). Le sezioni indicheranno quali parti della distribuzione dovranno essere gestite (normalmente si possono trovare main (i pacchetti completamente liberi, la maggioranza), non-free (i pacchetti distribuiti sotto una licenza non libera) e contrib (pacchetti liberi che però dipendono da altri non liberi). Al termine delle modifiche dei files apt-get update La versione semplificata: aptLinux Mint nel 2011 introdusse uno script in python denominato apt che utilizzava una sintassi semplificata di apt-get. Con la versione 1.0 è stata introdotta a una nuova versione denominata apt meglio performante e che utilizza una sintassi semplificata. Tra le novità vi è, durante l'esecuzione delle operazioni, una barra del progresso per indicarne lo stato di avanzamento. CuriositàÈ possibile visualizzare un easter egg nascosto al suo interno, visualizzabile tramite l'opzione ![]() Note
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