Design thinkingIl Design thinking è l’insieme dei processi cognitivi, strategici e pratici con il quale la progettazione di prodotti, edifici e macchinari è sviluppata da team di design.[1] Negli ultimi anni il concetto di Design thinking si è spostato verso l’innovazione di prodotti e servizi. In quest’ottica si configura come modello progettuale volto alla risoluzione di problemi complessi attraverso visione e gestione creative.[2] Tale approccio è stato codificato attorno agli anni 2000 da Tim Brown in California dall’Università di Stanford.[3] È centrato sulle persone e si basa sull’abilità di integrare capacità analitiche con attitudini creative. Uscito dagli studi di design, sta permeando vari settori: in particolar modo la consulenza direzionale, la trasformazione digitale e la progettazione di software e interfacce.[4] I principi del Design ThinkingL’applicazione del Design Thinking come leva innovativa può essere sintetizzata partendo da quattro principi di fondo[5]. Creativitàil Design thinking è un approccio che fa leva sulla capacità delle persone coinvolte nell’essere creative. È infatti caratterizzato da strumenti e metodologie che supportano la generazione delle idee come l’How Might We[6]. PrototipazioneLa prototipazione velocizza i processi di Design thinking perché consente di comprendere in maniera rapida punti di forza e debolezza delle nuove soluzioni da implementare. Questo principio è strettamente correlato a quello di user contribution: nel Design thinking non ci si limita a definire i passi per immaginare un’idea o una soluzione, ma si arriva alla concreta realizzazione di tale idea mediante il confezionamento di un prototipo. Tali prototipi possono concretizzarsi in roadmap di sviluppo o addirittura in veri e propri modelli funzionanti. User ContributionIl Design thinking nasce dalla volontà di guardare ai bisogni degli utenti e aiutarli a risolverli. Per questo è fondamentale il ruolo che l’utente finale ricopre nel processo di innovazione. Per assolvere a tale principio, nel Design Thinking si fa largo uso di ricerche etnografiche e A/B Test. Durata del processoI progetti di Design thinking hanno una durata che può variare nell’ordine di ore, giorni, mesi e anni, a differenza di altri approcci basati sul design, come il Design Sprint utilizzato da Google[7], che hanno una durata definita. Questo perché il processo di Design thinking predilige fasi e dinamiche divergenti, in cui si generano innumerevoli nuove idee attraverso lunghi momenti di brainstorming. Modelli di Design thinkingL’Osservatorio Design thinking for Business del Politecnico di Milano ha individuato quattro forme e interpretazioni diversi che il Design thinking può assumere a seconda delle sfide specifiche e degli obiettivi del progetto di innovazione[8]. Creazione di soluzioniQueste metodologie fanno leva su competenze creative e ideative e sono le più diffuse tra società di consulenza, studi di design, agenzia digital e sviluppatori di software e tecnologie:
Creazione di visionQueste metodologie fanno leva su attitudini critiche e interpretative:
Evoluzione sostenibile del Circular Design ThinkingIl Circular Design Thinking[9] è un approccio strategico al design, incentrato sull'identificazione di opportunità per la circolarità e la generazione di risultati sostenibili. Questo metodo si articola in quattro fasi principali, ognuna caratterizzata da specifici strumenti ed esercizi: comprensione, definizione, sviluppo e pubblicazione. Contrariamente a ciò che potrebbe sembrare, il processo non è lineare. Invece, prevede un dinamico intreccio tra le varie fasi, alternando tra comprensione e definizione, sviluppo e pubblicazione, a seconda delle esigenze del progetto. La metodologia è pertanto versatile e si adatta a tutte le fasi dello sviluppo, risultando particolarmente efficace quando implementata fin dall'inizio. Come ogni metodo di design strategico efficace, il Circular Design Thinking è co-partecipativo, coinvolgendo le figure chiave nel processo decisionale aziendale e includendole attivamente per raggiungere una soluzione condivisa, univoca e resiliente. Principali ambiti di utilizzo
Note
Voci correlate |
Portal di Ensiklopedia Dunia