Keyhole Markup LanguageIl KML (Keyhole Markup Language) è un linguaggio basato su XML creato per gestire dati geospaziali in tre dimensioni nei programmi Google Earth, Google Maps, EarthBrowser (Archiviato il 12 febbraio 2015 in Internet Archive.) e Google Desktop. La parola keyhole è un vecchio nome che viene dal software della Cia da cui deriva Google Earth; il software fu prodotto a sua volta dalla Keyhole, Inc fondata da John Henke che fu acquisita da Google nel 2004[1]. Il termine keyhole ricorda il nome dei satelliti di ricognizione KH, il vecchio sistema di ricognizione militare statunitense. KML è diventato uno standard aperto internazionale riconosciuto da Open Geospatial Consortium nel 2008.[2][3] Il file KML specifica un set di elementi (segnalibri geografici, immagini, poligoni, modelli 3D, descrizioni ed etichette testuali...) da visualizzare in Google Earth, Maps e Mobile. Ogni locazione ha obbligatoriamente una longitudine e una latitudine. Altri dati possono rendere la visualizzazione più specifica, come inclinazione, inquadratura e quota del punto di vista che insieme definiscono una vista. KML condivide parte della sua grammatica strutturale con il GML[1] Archiviato il 23 luglio 2008 in Internet Archive.. Alcune informazioni KML non possono essere visualizzate in Google Maps. [2]. Spesso i file KML sono distribuiti come KMZ, che sono file ZIP compressi con estensione .kmz. Quando un KMZ viene decompresso, al suo interno è presente un singolo file doc.kml, contenente tutti gli overlays e le icone referenziate nel KML. Esempio<?xml version="1.0" encoding="UTF-8"?> <kml xmlns="http://earth.google.com/kml/2.0"> <Placemark> <description>New York City</description> <name>New York City</name> <Point> <coordinates>-74.006393,40.714172,0</coordinates> </Point> </Placemark> </kml> Note
Voci correlateCollegamenti esterni
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