No Border network![]() Il No Border Network (nel Regno Unito chiamato anche No Borders Network, o Noborders Network) è una rete di organizzazioni politiche autonome, gruppi, e individui, con articolazioni e realtà locali in vari luoghi dell'Europa occidentale, centrale, orientale, e oltre. Rivendicazioni politicheI soggetti che la compongono si battono per la libertà di movimento e oppongono resistenza a politiche di controllo dei flussi delle migrazioni umane, attraverso iniziative politiche come l'organizzazione e il coordinamento di campi di protesta sulle frontiere, azioni dimostrative, azioni dirette, campagne anti-deportazione. La rete europeo-occidentale si oppone a quello che i suoi attivisti definiscono l'inasprimento, in senso restrittivo, nell'armonizzazione delle politiche europee in materia di asilo e immigrazione, e aspira a costruire alleanze tra lavoratori migranti e rifugiati. Tra gli slogan più comuni, vi sono "No Border, No Nation, Stop Deportations!", "Freedom of Movement, Freedom of Residence: Right to Come, Right to Go, Right to Stay!", "No one is illegal", "Papers for All or No Papers at All!" StoriaLa rete No Border esiste dal 1999[2] mentre il suo sito web è stato creato nel 2000. La sua articolazione britannica, No Borders UK, afferma la presenza, al 2016, di una rete di 12 gruppi locali in varie città del Regno Unito[3]. Attività e iniziativeCampi di protestaGruppi che fanno parte della rete si sono impegnati nell'organizzazione di vari campi di protesta (chiamati "No Border Camps", o, talvolta, "Border Camps"), come quelli organizzati a Strasburgo[4][5], in Francia (2002), a Otranto (in Italia) nel 2003, a Colonia (nel 2003 e nel 2012), al Gatwick Airport (2007)[6][7] a Patrasso[8] a Dikili (Turchia) nel 2008[9], a Calais (2009 e 2015)[10], Lesbo (2009)[11], Bruxelles (2010), a Siva Reka (Bulgaria) nel 2011[12][13], Stoccolma(2012), Rotterdam(2013)[14], Ventimiglia (2015), Como (2016). Note
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