Oracle Database
Oracle Database è uno tra i più famosi software di database management system sviluppato da Oracle Corporation. Scritto in linguaggio C, che fa parte dei cosiddetti RDBMS (Relational DataBase Management System) ovvero di sistemi di database basati sul modello relazionale[1] affermatosi come standard di riferimento dei database a partire dagli anni 80 del XX secolo. Tipicamente gli aggiornamenti e le interrogazioni su Oracle Database avvengono attraverso l'uso del linguaggio SQL.[2] DescrizioneLa società informatica che lo produce, la Oracle Corporation, è una delle più grandi del mondo, fondata nel 1977 da Lawrence J. Ellison (attuale amministratore delegato, Chief Technology Officer ed importante azionista), Bob Miner e Ed Oates, con sede centrale in California. La prima versione del database disponibile pubblicamente risale al 1979, da allora sono state introdotte numerose modifiche e miglioramenti per seguire gli sviluppi tecnologici. Struttura del databaseUna base di dati Oracle comprende istanze e dati memorizzati. Un'istanza è costituita da un insieme (set) di processi di sistema e strutture di memoria che interagiscono con i dati memorizzati. Tra questi processi i seguenti sono necessari per il funzionamento dell'istanza:
Un compito importante è svolto dalla System Global Area (SGA), una regione di memoria condivisa che contiene dati ed informazioni per il controllo di un'istanza Oracle. La SGA si occupa della cache, i dati bufferizzati, i comandi SQL e informazioni sull'utente. Le strutture fisiche fondamentali per un'istanza sono:
Oracle memorizza i dati sia logicamente, sotto forma di tablespace, sia fisicamente, sotto forma di file (datafile). Un tablespace, formato da uno o più datafile, contiene vari tipi di segment; ogni segment a sua volta si suddivide in uno o più extent. Ogni extent comprende gruppi contigui di blocchi di dati (data block), questi ultimi sono la più piccola informazione memorizzabile da Oracle. A livello fisico, i file comprendono almeno due o più extent. Fino alla versione 8i la dimensione del blocco di dati era stabilita alla creazione del database e non poteva più essere modificata; dalla versione 9i in poi i blocchi di dati possono essere di dimensione variabile, sebbene ogni tablespace debba necessariamente essere costituita da datafile con la stessa dimensione di blocco dati. Oracle tiene traccia dei dati memorizzati tramite l'aiuto di informazioni presenti nelle tabelle di sistema. Esse contengono il dizionario dei dati e se presenti indici e cluster. Un dizionario dati consiste di una collezione di tabelle che contengono informazioni riguardo a tutti gli oggetti del database. Se un amministratore della base di dati ha attivato la funzione RAC (Real Application Clusters), allora istanze multiple, solitamente su server differenti, si collegano ad una Storage Area Network o sistema similare i cui dischi sono visibili e utilizzabili da tutti i nodi del cluster. Questo scenario può offrire numerosi vantaggi, tra cui maggiori performance, scalabilità e ridondanza. Comunque, il supporto e la gestione diviene più complesso e molti siti evitano di usare RAC. [senza fonte] Tra le varie potenzialità possiamo memorizzare ed eseguire stored procedure e funzioni. Grazie al PL/SQL, un'estensione procedurale del linguaggio SQL, sviluppato da Oracle, e a Java possiamo scrivere funzioni, procedure, trigger e package. Se si sta invece programmando in C o C++, allora è possibile sviluppare funzioni con query preimpostate grazie al precompilatore Pro*C/C++. Oracle è un RDBMS che se configurato e gestito in maniera appropriata, garantisce una sicurezza dei dati molto elevata. È possibile attivare a questo proposito la modalità detta ARCHIVING (o ARCHIVELOG MODE). Essa consiste nel registrare tutte le transazioni che avvengono nel DB anche in file di sistema operativo che dovranno essere utilizzati in caso di DB RECOVERY dovuta a crash totale o parziale del sistema. In questa modalità è possibile sfruttare l'HOT BACKUP ossia il salvataggio dei dati a sistema acceso senza effettuare fermi. Le modalità per il backup a caldo (hot backup) sono diverse. Quella standard Oracle è denominata RMAN ossia Recovery Manager. Nulla vieta comunque all'amministratore del DB di gestire il backup/restore delle istanze Oracle in maniera manuale o automatica tramite scripting. Edizioni
Piattaforme supportatePrima del rilascio di Oracle9i, Oracle Corporation ha adattato il motore del proprio database ad una vasta gamma di piattaforme. Recentemente il supporto è stato consolidato ad un piccolo numero di piattaforme / sistemi operativi:
Cronologia VersioniDi seguito un elenco che riepiloga le versioni di Oracle DataBase.
Note
Voci correlateAltri progetti
Collegamenti esterni
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