W.S. MacHarg House
La W. S. MacHarg House è stata una residenza progettata da Adler & Sullivan e costruita nel 1891 a Chicago, Illinois, durante un periodo di intensa attività architettonica che ha visto emergere figure di spicco come Frank Lloyd Wright[1]. L'edificio fu una delle commissioni di tipo residenziale dello studio, le quali venivano spesso affidati al giovane Wright, all’epoca assistente di Louis Sullivan[2]. La casa è stata demolita nel 1926, privando così la città di un esempio significativo del passaggio stilistico verso l'architettura moderna[1]. La W. S. MacHarg House sopravvive solo attraverso la documentazione storica e gli scritti sull'opera di Wright e Sullivan[1]. È considerata un esempio del contributo collettivo dello studio Adler & Sullivan allo sviluppo dell'architettura residenziale americana, nonché un primo banco di prova per le idee che Wright avrebbe successivamente sviluppato nelle sue iconiche case Prairie[2]. La casa è stata una delle prime a mostrare caratteristiche che avrebbero definito il modernismo architettonico, come l'enfasi sulla semplicità geometrica e la funzionalità[1]. L'importanza di Wright come innovatore è inscindibile dall'influenza che Louis Sullivan ebbe su di lui, sottolineando come la W. S. MacHarg House sia stata un terreno di apprendimento per il giovane architetto[2]. Descrizione architettonicaLa W. S. MacHarg House era progettata nello stile Shingle, che si distingueva per l’uso di materiali semplici, un tetto ripido, archi arrotondati e abbondanti abbaini[1]. Questo stile, che ricorda vagamente il design della casa di Wright a Oak Park, rifletteva l’attenzione per la combinazione di forme geometriche e dettagli funzionali[1]. Uno degli elementi più innovativi introdotti da Wright in questa struttura fu l’uso di finestre a battente con apertura verso l’esterno, che anticipavano soluzioni progettuali sviluppate più ampiamente nelle sue successive case in stile Prairie School[1]. Questi elementi non solo miglioravano la ventilazione, ma creavano una connessione visiva e fisica tra gli interni e gli esterni, una caratteristica distintiva dell'approccio di Wright all'architettura residenziale[1]. Contesto storico e controversieL'assegnazione del progetto a Wright, sebbene fosse un collaboratore nello studio Adler & Sullivan, si colloca in un momento chiave della sua formazione professionale[1]. Le influenze di Louis Sullivan, noto per il suo motto "la forma segue la funzione", sono chiaramente visibili nella geometria e nella semplicità funzionale della MacHarg House[2]. Tuttavia, come accaduto con altri progetti residenziali del periodo, le attribuzioni di paternità hanno sollevato dibattiti nel tempo[2]. Secondo alcune analisi, Wright tendeva a enfatizzare il proprio ruolo nei progetti in cui era coinvolto, come dimostrato dalle controversie legate alla James Charnley House, costruita nello stesso periodo (1891-1892)[2]. Wright, in diverse occasioni, ha attribuito a sé il merito esclusivo di progetti originariamente concepiti sotto la guida di Sullivan, una figura che, nonostante tutto, rimase cruciale per la sua evoluzione artistica[2]. In particolare, la W. S. MacHarg House è stata oggetto di una lunga discussione riguardo alla sua paternità. Per anni, è stata ritenuta un'opera "indipendente" di Wright, ovvero un progetto che avrebbe portato avanti mentre lavorava ancora per Adler & Sullivan. Tuttavia, recenti studi hanno confermato che si trattava di un incarico ufficiale dello studio Adler & Sullivan, con il contributo di Wright[3]. DemolizioneNonostante la sua rilevanza architettonica e storica, la W. S. MacHarg House è stata demolita nel 1926, in un periodo in cui molte residenze storiche di Chicago venivano rimosse per far spazio a nuove costruzioni[1]. La perdita di questa casa ha sottratto un pezzo significativo della storia dell’architettura residenziale americana, impedendo alle generazioni future di apprezzare direttamente l'evoluzione stilistica che essa rappresentava[1]. Bibliografia
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