Con Internet Explorer Macintosh Edition (denominato "Internet Explorer per Macintosh" fino alla versione 4.0) si intende la serie di Internet Explorer sviluppata per la piattaforma Macintosh.
Internet Explorer Macintosh Edition disponeva di funzioni particolari che non si trovano spesso nei browser odierni, come la funzione Raccoglitore, la funzione Gestione aste e la barra laterale Contenitore pagine.
Il 13 giugno 2003, Microsoft annunciò di voler cessare lo sviluppo di Internet Explorer Macintosh Edition. Il supporto a Internet Explorer Macintosh Edition terminò definitivamente il 31 dicembre 2005.
La versione beta per PowerPC uscì nel gennaio 1996. La versione finale fu rilasciata tre mesi dopo, il 23 aprile 1996, per System 7.0.1 o superiore (PowerPC e 68k).[1] Era disponibile in 9 lingue.[19] La versione 2.1 uscì nel settembre 1996, lo stesso periodo in cui la versione 2 per Windows venne rimpiazzata da Internet Explorer 3.
La versione per Macintosh, in particolare la versione 2.1, era apprezzata rispetto a Netscape Navigator per essere parca di risorse e per le nuove funzioni: supportava l'incorporamento di un certo numero di formati multimediali nelle pagine Web, tra cui i formati video AVI e QuickTime, e i formati audio AIFF, MIDI e WAV. La versione 2.1 corresse dei bug, migliorò la stabilità, e aggiunse il supporto per l'architettura NPAPI (in anticipo rispetto alla versione per Windows) e per QuickTime VR.[3]AOL 3.0 per Macintosh usava il motore di rendering di Internet Explorer 2.1 nel suo browser Web incorporato.
Un problema con un'estensione del sistema operativo utilizzata in Mac OS, denominata "CFM68K Runtime Enabler", ritardò il supporto ai computer Macintosh basati sulla linea di processori 68k fino al rilascio, il 14 maggio 1997, di Internet Explorer 3.01, l'ultima versione di Internet Explorer 3 per Macintosh prima della versione 4. Questa versione includeva anche delle funzioni tratte dalla versione per Windows di Internet Explorer 4.0, come AutoComplete e il monitoraggio dei preferiti, che notificava agli utenti gli aggiornamenti dei siti compresi nell'elenco dei preferiti. Includeva anche il supporto a JavaScript, e introduceva una funzione per la gestione dei cookie.[7]
Venne introdotto anche un gestore di download nella versione 3.01;[20] la versione 3.0 apriva la barra di avanzamento dei download nella finestra principale del browser, forzando l'utente ad annullare lo scaricamento e a riavviarlo in una nuova finestra, oppure ad aspettare il completamento del trasferimento.[21]
Cinque mesi dopo, il 6 gennaio 1998, al Macworld Conference & Expo a San Francisco, Microsoft annunciò il rilascio della versione finale di Internet Explorer 4.0 per Macintosh. Nello stesso evento, Apple annunciò il rilascio di Mac OS 8.1. Questa versione del sistema operativo di Macintosh fu la prima ad includere Internet Explorer come browser predefinito, secondo l'accordo con Microsoft;[22] tuttavia, la versione 4.0 non era pronta in tempo per essere inclusa, così nei CD venne inizialmente inclusa la versione 3.01.
La versione 4.0 includeva il supporto a:
tecnologia Active Channel di Microsoft: si proponeva di distribuire dei contenuti aggiornati che gli utenti potevano adattare ai propri interessi personali. Nonostante fosse la funzionalità più pubblicizzata di Internet Explorer 4, Active Channel non riuscì a raggiungere un vasto pubblico;
Aree di sicurezza: consentivano agli utenti o agli amministratori di limitare l'accesso a certi tipi di contenuti Web, a seconda dell'area (per esempio Intranet o Internet) da cui provenivano i contenuti.
Requisiti di sistema
I requisiti di sistema di Internet Explorer 4.0 per Macintosh erano:[23]
La versione iniziale era compatibile solo con Mac OS 8 e Mac OS 9. Due mesi dopo, il 15 maggio, Mac OS X DP4, consegnato agli sviluppatori nell'Apple Worldwide Developers Conference 2000, includeva una versione beta di Internet Explorer 5 Macintosh Edition, sviluppato appositamente per la nuova piattaforma Mac OS X.[10][11]Mac OS X Public Beta includeva un'altra versione in anteprima di Internet Explorer 5 Macintosh Edition.[12] Il rilascio di Mac OS X Cheetah (24 marzo 2001) includeva ancora un'altra versione in anteprima di Internet Explorer 5 Macintosh Edition.[13] La versione di Mac OS X Puma (25 settembre 2001) includeva la versione definitiva di Internet Explorer 5.1 Macintosh Edition per Mac OS X.[17] Internet Explorer 5.1 per Mac OS 8 e 9 fu pubblicato il 18 dicembre 2001.
Il 17 giugno 2002, Microsoft annunciò il rilascio della versione 5.2 (la prima versione solo per Mac OS X) che includeva alcuni miglioramenti nelle prestazioni e nella sicurezza e il supporto ad alcune funzionalità di Mac OS X come l'arrotondamento del testo di Quartz.
Vennero anche introdotte un buon numero di funzioni che sarebbero state in seguito aggiunte ad altri browser, come il supporto completo al formato di file PNG (non supportato dalle versioni precedenti), lo switching DOCTYPE, lo zoom del testo e la visualizzazione delle sorgenti XML. Venne inoltre introdotta la funzione Gestione aste per tener traccia delle aste in siti come eBay, e un Raccoglitore Internet per consentire agli utenti di memorizzare e organizzare in modo semplice e veloce del contenuto Web (per esempio un'immagine o del testo selezionato).
Le versioni di anteprima del browser includevano una funzione detta Barra multimediale che integrava la riproduzione di MP3 e web radio, ma questa funzione venne abbandonata nella versione finale.
Curiosità
Easter egg
Screenshot dell'Easter egg "about:tasman" in Internet Explorer 5 Macintosh Edition su Mac OS X
Internet Explorer 5 Macintosh Edition includeva Acid1 come Easter egg in modalità non in linea, accessibile digitando "about:tasman", con il testo sostituito dai nomi degli sviluppatori.[27]
Logo
Le ultime versioni di Internet Explorer Macintosh Edition avevano un distinto logo blu che era la base per il logo utilizzato in Internet Explorer 6 per Windows, con la differenza che quest'ultimo aveva un blu più chiaro ed era meno tridimensionale.
Funzioni peculiari
Internet Explorer Macintosh Edition disponeva di funzioni particolari che non si trovano spesso nei browser odierni:
funzione Raccoglitore: permetteva all'utente di archiviare qualsiasi pagina nel suo stato corrente;
funzione Gestione aste: teneva automaticamente traccia delle aste di eBay;
supporto completo a PNG, compresi trasparenza e correzione del colore (introdotto solo con Internet Explorer 5.0 Macintosh Edition);
funzione Anteprima di stampa: consentiva la correzione della dimensione del tipo di carattere direttamente dal pannello di anteprima;
barra laterale Contenitore pagine: consentiva agli utenti di tenere una pagina nella barra laterale (anche disponibile in visualizzazione a solo collegamento, che la navigazione a schede dei browser moderni non rende più possibile), e di caricare i collegamenti su cui veniva fatto clic nella finestra principale del browser;
auto-completamento nella barra degli indirizzi: rispondeva alla digitazione di URL parziali e titoli di pagina, e cercava nei preferiti e nella cronologia;
zoom del testo: consentiva agli utenti di ridimensionare il testo su qualsiasi pagina, a prescindere dalla dimensione del testo specificata;
opzione per modificare il colore del browser, per adattarsi ai colori dell'iMac G3 (9 colori nelle prime build, 15 nelle successive);
la finestra di auto-completamento dell'URL nelle versioni pre-Carbon era traslucida e sfocava il contenuto retrostante per mantenere la leggibilità dei completamenti suggeriti: questa era la prima volta che una applicazione aveva una finestra traslucida sfocata e un effetto simile all'aspetto di iOS 7 diversi anni dopo.[senza fonte] Le versioni Carbon successive usavano solo la traslucenza della finestra incorporata in Mac OS X senza sfocatura;
memorizzazione dell'URL di origine di un file scaricato nel campo Commento di Finder (visibile tramite Recupera informazioni);
accesso dal menu Vai alla cronologia globale persistente del browser;
Secondo Jorg Brown, uno degli sviluppatori Microsoft di Internet Explorer Macintosh Edition, quasi subito dopo il rilascio della versione 5.0 la maggior parte del team di sviluppo venne trasferita a un altro progetto. Internet Explorer Macintosh Edition venne relegato a qualcosa a cui avrebbero lavorato nel loro tempo libero.[28]
Durante il 2002, Microsoft riassegnò sviluppatori nello sviluppo della versione 6 di Internet Explorer Macintosh Edition, destinata ad essere utilizzata come base di un nuovo prodotto. Tuttavia, dopo essere venuto a sapere che Apple aveva iniziato lo sviluppo del proprio browser, il team annullò lo sviluppo del browser autonomo e si concentrò su MSN per Mac OS X, un browser a sola iscrizione pubblicato il 15 maggio 2003 destinato a lavorare con il servizio online MSN, che includeva una rubrica, filtri per la posta indesiderata e un client per MSN Messenger.
Il 13 giugno 2003, PC Pro riportò che Roz Ho, manager generale dalla Macintosh Business Unit, aveva confermato che, a parte gli aggiornamenti per correggere i problemi di sicurezza, non ci sarebbero state nuove versioni di Internet Explorer da Microsoft.[29] Tre giorni dopo (16 giugno) Microsoft rilasciò la versione 5.2.3, l'ultima per Mac OS X; un mese dopo (11 luglio) venne rilasciata la versione 5.1.7, l'ultima per Mac OS 8 e 9.
Il browser non venne più incluso nell'installazione predefinita di Mac OS X Tiger, che venne pubblicato il 29 aprile 2005. Microsoft interruppe il supporto al prodotto il 31 dicembre 2005, e rimosse l'applicazione dal proprio sito dei download per Macintosh il 31 gennaio 2006, consigliando "agli utenti di migrare a tecnologie per la navigazione Web più recenti come Safari di Apple".[30]
Il 20 luglio 2011[31]Apple ha pubblicato OS X Lion, che non includendo più Rosetta[32] ha abbandonato il supporto per tutte le vecchie applicazioni sviluppate per PowerPC[33] come Internet Explorer Macintosh Edition.
Non si sarebbe visto un browser Microsoft sulla piattaforma MacOS fino a Microsoft Edge nel 2019.
Note
^abcde(EN) Kenneth R. Saborio, WWW Facts - Browsers, su intercom.co.cr, Internet Communications Costa Rica. URL consultato l'8 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2010).
^ab(EN) Jack Weber, Microsoft Internet Explorer 2.1, su macuser.co.uk, MacUser, settembre 1996. URL consultato il 1º marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 25 marzo 2005).
^ab(EN) Mac OS X Hits Stores This Weekend, su apple.com, Apple, 21 marzo 2001. URL consultato il 26 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2011).
^(EN) Jon Bodner, Internet Explorer 3.0, su macobserver.com, The Mac Observer, 26 febbraio 1997. URL consultato il 29 maggio 2014 (archiviato il 14 agosto 2007).
«Another minor annoyance is Internet Explorer's use of a single window to download a file using HTTP. Netscape automatically spawns a sub-window, which allows you to continue browsing while the download commences. Explorer's default action is to perform the download using the current window, preventing further browsing during the download.»
^Internet Explorer 5 for Mac, su microsoft.com, Microsoft, 25 ottobre 2006. URL consultato il 7 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2008).
Recensione di Internet Explorer 2.1 per Macintosh: (EN) Jack Weber, Microsoft Internet Explorer 2.1, su macuser.co.uk, MacUser, settembre 1996 (archiviato dall'url originale il 25 marzo 2005).
Recensione di Internet Explorer 3.0 per Macintosh: (EN) Clive Grace, Microsoft Internet Explorer 3.0, su macuser.co.uk, MacUser, dicembre 1996 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2009).
Confronto tra Internet Explorer 4.0 per Macintosh e Netscape Communicator 4.0: (EN) Jim Smith, Microsoft Internet Explorer v4.0, su macuser.co.uk, MacUser, dicembre 1997 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2005).