Sono possibili due tipi di installazione: l'installazione "frugale" e la vera installazione. L'installazione frugale copia l'immagine del CD di installazione in una partizione del disco rigido e l'avvio da qui sarà equivalente all'avvio da CD. La vera installazione decomprime il sistema sul CD e lo copia sul disco regolandone, poi, alcuni parametri. Con quest'ultimo modo, si può poi installare il programma di gestione dei pacchetti APT che permette di ottenere un sistema operativo più simile a Debian GNU/Linux.
Dopo anni di inattività, nel 2024 il progetto è stato ripreso.[1]
Storia
Damn Small Linux è stata inventata e sviluppata inizialmente da John Andrews che personalizzò un'altra distribuzione, Model K, a sua volta ricavata da una Knoppix e ridotta alle dimensioni di 22 MB. Da allora, Damn Small Linux è cresciuta fino a diventare un progetto sviluppato da più programmatori, tra i quali Robert Shingledecker, che ha sviluppato il sistema MyDSL, il DSL Control Panel, ed altro ancora.
Oggi lo sviluppo è basato direttamente su Knoppix permettendo una maggiore facilità di miglioramento e di personalizzazione.
A causa di forti contrasti tra gli sviluppatori di Damn Small Linux, Robert Shingledecker ha lasciato il progetto per dedicarsi, a partire dall'aprile 2008 a una nuova distribuzione, Tiny Core Linux[2].
Sempre a causa di tali contrasti interni lo sviluppo di Damn Small Linux è fermo, l'ultimo rilascio risale al 2008 e il sito internet a partire da febbraio 2009 non ha visto più alcun intervento da parte di John Andrews, il creatore di Damn Small Linux[3].
Il sito è divenuto non accessibile per alcuni periodi nel 2015 fino al Febbraio 2016. Dal 2016 damnsmalllinux.org è di nuovo in linea.
Il sistema è mantenuto e aggiornato da Robert Shingledecker, mentre il servizio di hosting gratuito è fornito da ibiblio, dalla belga BELNET e da altre organizzazioni, da cui è possibile scaricare Damn Small Linux. I siti sono divisi in un'area riservata ai software stabili, e in una "testing" per provare le versioni in beta.
Il software di avvio può essere generato e salvato su chiave USB, tramite il programma gratuito UNetbootin.
Requisiti di sistema
Damn Small Linux può essere installato o avviato solamente da PC con architettura x86. Il requisito minimo è un processore 486 con 8 Megabyte di RAM.
Su un 486 con 16 Mb di RAM, Damn Small Linux era in grado di navigare le pagine Web con Dillo, avviare semplici videogiochi e un lettore musicale.
Un sensibile miglioramento arrivava portando la RAM a 32 mega[4]
Sono invece necessari processori leggermente più potenti, per aprire Mozilla Firefox e i programmi di Openoffice.org.
Descrizione
Damn Small Linux, tradotto letteralmente, significa "Linux Dannatamente Piccolo". Proprio questo è il concetto che sta alla base della distribuzione: in 50 MB (per questo può essere comodamente avviata da una semplice Chiavetta USB) include un browser, strumenti di produttività da ufficio, giochi e lettori multimediali ed il Desktop Environment Fluxbox.
Il requisito minimo di sistema è un processore Intel 80486 con 16 MB di memoria RAM: ciò gli permette una esecuzione rapida in vecchi computer x86. Viene spesso usata in ambito Trashware.
La versione corrente (4.4.6, del 28 settembre 2008) contiene fra l'altro:
Inserito lo script DSL-HDInstall, adattato da knx-hdinstall della distribuzione Knoppix Linux, che permette l'installazione su disco rigido della distribuzione live.